14/01/2015
Femca Lombardia su rinnovo Contratto Chimico Farmaceutico

Nella giornata del 12 gennaio, presso la Confindustria di Roma, si è svolto l’incontro tra le delegazioni trattanti del Contratto Nazionale Chimico Farmaceutico.
All’ordine del giorno, come previsto dall’art.69 del CCNL, vi era la verifica degli scostamenti significativi tra l’inflazione prevista e quella reale, calcolata nel periodo di vigenza triennale, ai fini di confermare il sistema di tutela del potere di acquisto delle retribuzioni. Inoltre le Organizzazioni Sindacali, tra cui la nostra, hanno richiesto di valutare la possibilità di avviare in modo anticipato la discussione sui contenuti del prossimo rinnovo contrattuale, in scadenza alla fine di quest’anno, evitando forzature intorno a presunti recuperi economici da parte del sistema delle imprese rispetto alle erogazioni concordate nel triennio 2013-15.
Sul primo punto all’ordine del giorno tutte le parti firmatarie hanno concordato che le regole sottoscritte durante il rinnovo contrattuale devono essere rispettate; il confronto si è sviluppato intorno alla possibilità di trovare una soluzione per il 2015, operando per una diversa distribuzione delle due tranche previste (gennaio e ottobre), confermando la tradizione innovativa del settore, non disgiunta dalla necessità di salvaguardare il sistema stesso. Allo stato non è stata individuata una soluzione e in questo senso Federchimica e Farmindustria hanno richiesto un periodo di riflessione, al fine di verificare altre strade praticabili.  
Per quanto riguarda il rinnovo contrattuale del prossimo triennio (2016-2018) le OO.SS. hanno proposto alle controparti datoriali di ricercare, in tempi brevi, una soluzione capace di confermare l’importanza strategica del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro, quale strumento per la salvaguardia del potere di acquisto delle retribuzioni, il rafforzamento del welfare contrattuale, l’occupazione e la competitività del sistema industriale del settore.
Ci preoccupano, infatti, alcune posizioni espresse dalla  Confindustria, tese al superamento degli attuali due livelli contrattuali indicando solo la contrattazione aziendale quale unico spazio negoziale.
Le Organizzazioni Sindacali ritengono invece che il Contratto Nazionale abbia una sua centralità di garanzia universale per tutti i lavoratori dei diversi settori, valorizzando altresì il ruolo decentrato per la distribuzione della produttività e della ricchezza realizzata nelle singole imprese.
A conclusione del confronto realizzato nella giornata di lunedì 12 gennaio, come detto,  le Federazioni Sindacali hanno aderito alla richiesta di Federchimica e Farmindustria per una breve pausa di riflessione, finalizzata alla riconvocazione del confronto e per la ricerca di soluzioni utili per i lavoratori e le imprese.

La Segreteria Femca Lombardia

Sesto San Giovanni 14 gennaio 2015

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