12/02/2013
Sardegna. Prosegue protesta sul silos alla Sardinia Green Island

“La Regione deve convocare un nuovo vertice e il presidente Ugo Cappellacci deve dire quali azioni adottare per trovare una soluzione alla vertenza”, hanno spiegato i rappresentanti di Femca-Cisl Filctem-Cgil, Uilcem-Uil e Rsu – cosa impedisce l’avvio del progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di Pet, pellicole per alimenti, aggiunto ad un nuovo sistema per la produzione di energia elettrica da fonti alternative?, nuove iniziative che potrebbero dare un futuro ai 90 lavoratori da quattro anni in cassa integrazione, e da settimane senza ammortizzatori sociali.

(12 febbraio 2013)

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Tre lavoratori della Sardinia Green Island – azienda del settore energie rinnovabili – sono saliti per protesta su un silos a 50 metri di altezza e hanno annunciato che non scenderanno fino a quando non arriverà una soluzione alla loro vertenza. I 90 dipendenti dell’azienda di Macchiareddu (Cagliari), da quattro anni in cassa integrazione, ora rischiano il licenziamento. Stamattina, durante l’assemblea, hanno deciso di occupare per la terza volta lo stabilimento e tre di loro sono saliti sul silos.

La decisione è scaturita al termine dell’assemblea convocata dalle sigle sindacali e dalla Rsu, all’indomani dell’incontro nella sede della Regione Sardegna, disertato dai rappresentanti della Giunta e dallo stesso presidente (era presente solo l’assessore dell’Industria, Alessandra Zedda).
Da quattro anni in cassa integrazione, per i lavoratori dell’azienda rilevata nel gennaio del 2010 dall’imprenditore e presidente della Confindustria Sardegna Alberto Scanu, temono di vedersi arrivare da un giorno all’altro le lettere di licenziamento. L’azienda ha infatti deciso di ricorrere al Tar contro il mancato rispetto degli accordi i presi con la Regione a giugno e che riguardano l’autorizzazione alla realizzazione di un impianto da 250 milioni di euro a Vallermosa e che garantisce il mantenimento dei livelli occupazionali.

“Vediamo come la politica alla vigilia dalle elezioni riesce a risolvere il nostro dramma”, sottolineano i rappresentanti di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uilcem Uil e Rsu, Giampiero Manca, Marco Nappi e Tore Sini. “Abbiamo già occupato lo stabilimento per 55 giorni – ha aggiunto Manca – e siamo disposti a lottare a oltranza per difendere il nostro posto di lavoro”.

(11 febbraio 2013)

da Conquiste del Lavoro

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