09/03/2012
Una nuova legge organica sul Servizio Idrico Integrato nella Regione Abruzzo

Femca CISL, Filctem CGIL e Uilcem UIL Abruzzo hanno redatto un documento unitario sul Servizio Idrico Integrato per chiedere all’Assessore regionale ai Lavori Pubblici, Angelo Di Paolo, l’approvazione di una nuova legge organica sul servizio essenziale per i cittadini abruzzesi. “E’ trascorso troppo tempo dalla prima presentazione della Legge Regionale per riformare il Servizio e ad oggi non si sono intravisti risultati di riordino. La Legge Regionale n.9/2011  doveva rappresentare il tassello d’inizio per un processo di riforma  del “sistema acqua” ma è carente degli elementi indispensabili, quali le regole che garantiscano una gestione efficiente e trasparente del servizio ed un sistema sanzionatorio che ne garantisca il controllo effettivo. I problemi del S.I.I. sono in continuo aumento presentando anche un disservizio alla popolazione e questo sta avvenendo anche grazie ad un disinteresse dell’apparato politico ed istituzionale, dichiara Donatino Primante, Segretario Femca CISL Abruzzo”.

            “Se non si ha un’immediata presa di coscienza sulla reale situazione del Servizio Idrico integrato Abruzzese, il sistema cadrà nel collasso. Da anni in Abruzzo si susseguono le nomine di commissari per riordinare in modo efficace ed efficiente il Servizio, ma non si riscontrano i risultati, – continua PRIMANTE. Fino ad oggi non è stata prevista nessuna liquidazione dei “vecchi” Enti di Ambito e neppure si intravede la costituzione dell’ auspicata Gestione unica”.

Con questo documento le OO.SS invitano l’Assessore a concretizzare la volontà politica di riordinare il Servizio Idrico Integrato d’Abruzzo. “La situazione è preoccupante anche per i rischi che gli stessi lavoratori del settore possono correre di fronte alle criticità sopra espresse. Chiediamo l’attivazione di un tavolo di concertazione regionale per affrontare in modo concreto la situazione,  per presentare proposte e governare la fase di transizione verso il nuovo assetto del Servizio Idrico Integrato – conclude il Segretario della FEMCA CISL Abruzzo”

 

 

 

Qui di seguito il testo del comunicato congiunto:

All’Assessore ai LL.PP.

Dott. Angelo Di Paolo

REGIONE ABRUZZO

 

 

Oggetto: nuova legge organica sul Servizio Idrico Integrato nella Regione Abruzzo 

 

In riferimento all’ultimo incontro sindacale, tenutosi lo scorso 25.01.2012 presso l’assessorato in indirizzo, le scriventi OO.SS – FEMCA CISL, FILCTEM CGIL e  UILCEM UIL – rilevano innanzitutto che sono ormai trascorsi due anni dalla prima presentazione della L.R. in materia di riforma del Servizio Idrico Integrato.

 Lo scorrere del suddetto tempo non è stato assolutamente propedeutico ad alcuna reale riforma del S.I.I., anzi nell’indifferenza generale dei rappresentati politici regionali assistiamo ad un progressivo e continuo aumento delle problematicità dei gestori.

 Ci chiediamo, dunque, se questa indifferenza derivi da superficialità e/o incapacità politica, oppure sia essa stessa strumentale e propedeutica ad altro progetto che si oppone ancora, nonostante l’esito referendario, alla gestione pubblica dell’acqua, creando le condizioni dello stremo economico organizzativo dei Gestori, con esiti irreversibili e facilmente immaginabili.

 La stessa L.R. 9/2011, non ha sino ad ora alcun riscontro applicativo oggettivo, essendo carente degli elementi indispensabili quali le regole che garantiscano una gestione efficiente e trasparente del servizio ed un sistema sanzionatorio che ne garantisca il controllo effettivo. 

Inoltre, oramai, da anni assistiamo ad un continuo succedersi di commissari, nominati per riordinare ed efficientare il servizio: riordino ed efficienza che non abbiamo potuto verificare.

 Fino ad oggi non c’è stata neanche la liquidazione dei “vecchi” Enti di Ambito, né si trova traccia, nelle linee di indirizzo della nuova legge organica, della pur auspicata Gestione unica.

 Per quanto sopra espresso, le scriventi OO.SS., invitano l’Assessorato in indirizzo ad assumere un atteggiamento non più dilatorio, ma conseguente alla volontà politica, che pur espressa in tutti questi anni, non si è mai concretizzata.

 I rappresentanti dei lavoratori del settore non possono più sopportare detta condizione dilatoria ed inconcludente sapendo bene i rischi che i dipendenti delle aziende di settore potrebbero correre a breve, date le criticità così come sopra espresse.

 Ciò nonostante, ci auguriamo ancora che codesto Assessorato possa produrre, come non è stato per il passato, una più che sollecita e concludente azione, a partire dal superamento della gestione commissariale. In tal senso si chiede la rapida attivazione di un tavolo regionale, per  affrontare le complesse problematiche che le aziende vivono in questa fase e governare la delicata fase di transizione verso il nuovo assetto delineato dalla legge regionale sull’ATO  unico.

 In mancanza le scriventi OO.SS. si impegnano sin d’ora ad informare ed organizzare i lavoratori per la tutela e la salvaguardia  dell’intero settore, e sulla consapevolezza degli interessi che impediscono la realizzazione di una vera riforma. Non possiamo escludere inoltre iniziative di mobilitazione dei lavoratori stessi contro l’immobilismo di questi anni.

 

Pescara, 8 marzo 2012

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