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“Si tratta – dice Massimo Meneghetti, segretario generale della Femca di Venezia – di un passaggio importante che arriva dopo l’uscita di 30 volontari con la mobilità incentivata che ci permette di scongiurare il licenziamento di altri 51 lavoratori, attraverso lo strumento della cigs a rotazione e della formazione per riqualificare il personale. Inoltre – continua Meneghetti – saranno attivati appositi progetti di outplacement per i dipendenti che ne faranno richiesta”.
Nel dettaglio, il periodo di cassa integrazione dovrebbe aiutare a gestire meglio gli esuberi annunciati dall’azienda. Al riguardo le parti hanno previsto l’utilizzo di alcuni strumenti come la mobilità incentivata per coloro che lo desiderano o le dimissioni concordate con l’azienda mirate alla collocazione all’esterno dei lavoratori ricorrendo allo strumento dell’outplacement con specifici piani di formazione e riqualificazione finanziati con fondi aziendali o pubblici.
Un’intesa importante vista la grave crisi che ha investito in questi anni anche il settore della detergenza. “Negli ultimi anni – ribadisce Meneghetti -, le famiglie hanno modificato i propri acquisti anche verso i prodotti della casa e le aziende, per vendere, sono costrette a grossi sconti”.
La Reckitt Benckiser (multinazionale anglo-olandese tra le prime a livello mondiale nel settore) è un’azienda storica per il territorio (tra le prime nate nella Riviera del Brenta) ed ha all’interno anche un importante centro ricerche di livello internazionale con un forte valore aggiunto.
“Ora – conclude Meneghetti – sarà importante operare per favorire la massima rotazione possibile tra i lavoratori, incalzando il gruppo Reckitt Benckiser perchè porti a Mira, già dai prossimi mesi, nuovi volumi e nuove produzioni. Al nuovo governo invece chiederemo soluzioni e strumenti per far ripartire l’economia e per uscire quanto prima da questa crisi maledetta”.
L’intesa sarà oggi al vaglio dei lavoratori per poi essere portata al tavolo con la Provincia di Venezia.
(12 febbraio 2013)