Pur consapevole del differenziale inflattivo registrato dall’ultimo rinnovo contrattuale, Anfao ha ribadito la propria volontà di non chiedere, come avvenuto su altri tavoli, una compensazione salariale.
Anfao ha sottolineato che l’attuale situazione di bassa inflazione rende possibile il rinnovo del contratto su cifre contenute (62 €), ribadendo che per rafforzare il settore e mantenerlo competitivo sia necessario affrontare un confronto su alcuni istituti di natura normativa (contratti di somministrazione, normativa della flessibilità, ferie).
Anfao ha dichiarato, inoltre, la propria disponibilità ad affrontare, sempre compatibilmente con i costi, il tema del welfare sanitario, della previdenza integrativa e dei diritti individuali. Il sindacato si è detto aperto a trovare soluzioni a tali problematiche, ma sulla questione economica si è ritenuta la proposta insufficiente.
È stato perciò richiesto alla controparte aziendale di presentare nuove proposte che non indeboliscano la parte normativa, bensì la rafforzino, in particolare per quanto riguarda il ruolo della RSU.
Si è deciso, in previsione del prossimo incontro, di procedere a un ciclo di assemblee per informare i lavoratori sullo stato della trattativa per il rinnovo del contratto.