29/05/2012
Decreto scorporo di Snam s.p.a. da Gruppo Eni

Pertanto entro il termine massimo di 18 mesi l’ENI cederà a Cassa Depositi e Prestiti una quota di azioni non inferiore al 25,1%.

Inoltre la quota residua del capitale SNAM in possesso del Gruppo ENI sarà ceduta con procedure di vendita trasparenti ai risparmiatori e ad investitori istituzionali.

La Femca Cisl è davvero contrariata per le procedure adottate dal Governo che non si è confrontato preventivamente sul decreto di scorporo con le federazioni di categoria; pertanto la Femca Cisl richiederà un incontro urgente ai Ministeri competenti per seguire la definizione delle norme attuative.

Comunque, pur non condividendo, un’uscita così significativa di ENI dal capitale di SNAM (il Gruppo ENI manterrà una quota azionaria del 5%), la FEMCA CISL ritiene il male minore il coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti a garanzia del controllo pubblico di un asset strategico per il Paese come quello delle reti di trasporto del gas naturale.

Il processo di liberalizzazione avviato con i Decreti dell’autunno scorso, non potrà prescindere dalla presenza pubblica nel settore dell’energia; questo a tutela dell’autonomia e dell’indipendenza del Paese negli approvvigionamenti e nel trasporto del gas.

La scelta poi, di destinare al risparmio parte del capitale di SNAM potrebbe introdurre anche un nuovo modello di governance dell’Azienda attraverso il diretto coinvolgimento dei lavoratori e l’avvio di processi di democrazia economica nella gestione di questo importante Gruppo industriale.

La FEMCA CISL inoltre ritiene fondamentale il mantenimento integrale dell’attuale assetto del Gruppo SNAM che prevede il controllo di altre Società strategiche nella rete di distribuzione secondaria del gas naturale e di altre fasi del trasporto – stoccaggio – rigassificazione (ITALGAS/NAPOLETANA GAS/STOGIT/ GNL ITALIA).

Non condivideremmo e ci opporremmo a scelte in contro tendenza con quanto sopra espresso, perché questo comporterebbe la perdita di capacità di penetrazione nel mercato della SNAM, alla vigilia delle gare di assegnazione degli Ambiti Territoriali e dei processi di riassetto del sistema energetico nazionale (diversificazione, approvvigionamenti strategici, ecc..).

La FEMCA CISL richiama pertanto l’attenzione delle Istituzioni ad una applicazione di questi processi che sia comunque garante dei livelli occupazionali, delle professionalità dei lavoratori, degli standard di sicurezza e di una effettiva concorrenza basata su criteri di qualità e trasparenza a tutela dei consumatori finali.

Questi devono essere gli obiettivi di una riforma e non fughe in avanti prive di contenuti.

LA SEGRETERIA NAZIONALE FEMCA CISL

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