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Ricorre in questi giorni il 50° anniversario dalla tragica scomparsa di Enrico Mattei, fondatore dell’E.N.I.
Per ricordarne la figura e l’alto profilo professionale ed umano si è tenuta, nei giorni scorsi, una giornata commemorativa nella sala a lui dedicata presso lo Stabilimento Petrolchimico di Ravenna, di cui Enrico Mattei è stato artefice ideatore e promotore.
Sono intervenuti, tra gli altri, Paolo Baldrati, Direttore stabilimento Versalis di Ravenna, Lorenzo Zoli, Segretario Generale della Femca Cisl di Ravenna, Andrea Casadio, Presidente FIDA (Fondo Integrativo di Assistenza), Alessandro Albertazzi, docente di storia contemporanea all’università di Bologna e S.E. Mons. Giuseppe Verucchi, Arcivescovo di Ravenna, che al termine della cerimonia ha celebrato una S. Messa in ricordo di Mattei e di tutti i dipendenti defunti.
“Enrico Mattei appartiene ormai alla storia economica, sociale e politica del nostro paese”, ha affermato nel suo intervento il Presidente del FIDA Andrea Casadio. “La sua intraprendenza, il suo coraggio, le sue scelte ed anche i suoi errori vanno ricondotti ai principi e valori in cui aveva creduto. Principi e valori di un’etica cristiana di solidarietà che la sua stessa spregiudicatezza, da più parti evidenziata, non poteva appannare: al centro del suo interesse, della sua politica, della sua attività imprenditoriale conservava, sempre e comunque, l’uomo, il suo benessere, il suo progresso”.
Vi è una stretta relazione fra l’originale intuizione di Mattei, il suo modo di interpretare la funzione di “imprenditore dello Stato”, il rapporto con le maestranze e l’atteggiamento verso le opere solidaristico-sociali avviate anche nella città di Ravenna (villaggio ANIC, villaggi vacanze, uffici assistenza, fondo integrativo di assistenza, dopolavoro, ecc.), la visione strategica nello scenario internazionale, l’atteggiamento verso le opere di carattere caritativo (unitalsi) e l’opera svolta anche nella città di Ravenna con la creazione della grande fabbrica.
“I Valori di cui Mattei è testimone oggi sono quotidianamente messi in discussione o addirittura completamente rimossi come purtroppo vediamo nei comportamenti di uomini politici dissoluti e spregiudicati che generano in tutti noi un senso di impotenza”, ha commentato Lorenzo Zoli, della Femca Cisl provinciale. E tra questi valori Lorenzo Zoli ha voluto sottolineare quelli che più di altri considera riferimenti fondamentali su cui si basava l’azione e il pensiero di Mattei: DIGNITA’ DEL LAVORO, il lavoro doveva essere a dimensione umana, in sicurezza, igiene e libertà, ORGOGLIO E PASSIONE, orgoglio nel proprio lavoro e sviluppo delle proprie competenze anche in luce del riscatto economico e sociale dalle miserie e all’ignoranza del dopo guerra, APPARTENENZA E SQUADRA, evidenziate dall’appartenenza ad un gruppo, “il cane a sei zampe”, dove il concetto di solidarietà e collaborazione erano importanti e appartenenza a un paese, l’Italia, che orgogliosamente cercava un riscatto.
Straordinario e commovente il ricordo del professor Alessandro Albertazzi che, rievocando la vita e l’opera di Enrico Mattei, ha fatto sì che i presenti si sentissero come “sospesi nella storia”, alcuni testimoni, protagonisti e artefici di una grande avventura, altri incantati dalla narrazione di eventi appartenenti ad altri tempi, quasi sorpresi nello scoprire un paese tenace, con la volontà di risorgere ed affermarsi, guidato da uomini che facevano della centralità dell’uomo, della solidarietà e della giustizia sociale la propria ragione di vita. Ringraziamo il professor Albertazzi che ha reso disponibile il proprio per la pubblicazione.
La giornata si è conclusa con la consegna delle Borse di Studio assegnate dal Fondo Integrativo di Assistenza agli studenti meritevoli, dipendenti o famigliari di dipendenti, delle scuole superiori e università.
Ravenna, 31 ottobre 2012