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L’amministratore delegato ha confermato i contatti con Fondi internazionali con i quali Eni sta negoziando la cessione di quote di Versalis. Inoltre è stato rappresentato come il tema della salvaguardia dell’occupazione e dell’attuale piano industriale di Versalis siano per Eni due condizioni indispensabili al fine di scegliere il partner.
In ogni caso l’Eni manterrà una quota di garanzia all’interno di Versalis e dunque non si tratterrebbe di una cessione totale della propria società chimica.
Su questo punto abbiamo espresso tutte le nostre perplessità in ordine alle preoccupazioni sulla tenuta della filiera chimica in Italia e sul rischio che una ipotesi di cessione di quote, in una fase caratterizzata dal basso costo del petrolio, possa generare appetiti speculativi.
Rassicurazioni inoltre sono venute in ordine alle raffinerie di Sannazzaro, Livorno e Taranto, mentre su Gela l’Eni conferma il piano di investimenti già in corso di esecuzione.
Proprio su Gela abbiamo chiesto non solo garanzie sulla certezza dei tempi riguardo la realizzazione della bioraffineria ma una riflessione più appropriata rispetto ai progetti e alla concretezza degli studi, al fine di conseguire l’obiettivo di una riconversione più generale di quell’area industriale.
Eni ha confermato l’interesse verso la costituzione di un ramo funzionale nell’area “retail” del gas, ancora allo studio e non di imminente realizzazione, mentre sulla riorganizzazione di Saipem manterrà una funzione di garanzia sui futuri livelli occupazionali.
Anche su questi punti abbiamo espresso le nostre preocupazioni sull’impatto generale delle decisioni – prese ed in itinere – ed abbiamo informato Eni che è nostra intenzione chiedere un tavolo di confronto politico con il Governo sulle refluenze possibili che il processo di riorganizzazione dell’Eni può deternminare sull’assetto industriale del Paese e sulla presenza dell’azienda sul terriotorio.
Abbiamo deciso infine di convocare per il 6 novembre 2015 il coordinamento sindacale unitario del Gruppo Eni, al fine di produrre una valutazione comune dell’insieme del quadro dirigente delle tre categorie.
Roma, 30 ottobre 2015