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E’ quanto sostiene Sergio Gigli, segretario generale della Femca Cisl, commentando le polemiche sull’approvvigionamento di gas che continuano a tenere banco sulle pagine dei giornali.
“Eppure, nonostante la situazione sia sotto controllo, alcune puntualizzazioni è bene farle. – spiega Gigli – La prima è che, con riferimento ai contratti di fornitura alle aziende, questi non riguardano Eni ma 400 aziende che si sono assunte la responsabilità di garantire l’approvvigionamento ricorrendo a contratti meno onerosi. La seconda, invece, riguarda lo stoccaggio perché, da tempo, sosteniamo che si possono utilizzare i pozzi dell’Eni fuori dalle nostre coste che sono vuoti e sono a disposizione”.
Ma non solo. “La terza puntualizzazione ci porta a chiedere perché, di fronte alle solite polemiche e dichiarazioni emergenziali, l’Italia non autorizzi ulteriori perforazioni dei giacimenti di gas nell’Alto Adriatico come, invece, sta facendo la Croazia.? E poi c’è il nodo delle privatizzazioni. In questi giorni, non siamo entrati in sofferenza perché le attività di rifornimento e trasporto sono affidate alla rete di SNAM RETE GAS dove ENI ha la maggioranza. Chi può assicurarci che separando questa rete da ENI avremo lo stesso risultato politico di affidabilità o se, invece, con reti private, non ci ritroveremo a finire come nel caso lampante di Autostrade Spa?”
(8 febbraio 2012)