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Gomma-plastica. Pronta la piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto di lavoro 2013-2015
Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil: “Prioritaria la difesa del salario reale dei lavoratori”
L’Assemblea nazionale dei quadri e delegati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil – riunita a Roma l’11 luglio – ha varato la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro 2013-2015 per gli oltre 120.000 lavoratori del settore gomma-plastica, in scadenza il 31 dicembre 2012, che sarà immediatamente presentata alla Federazione Gomma Plastica (Confindustria) per il rapido avvio delle trattative.
“Il comparto gomma-plastica – scrivono in premessa i sindacati – è stato condizionato soprattutto dalla scarsa domanda dell’auto; inevitabile il ricorso agli ammortizzatori sociali e, ancora più grave, si è ridotta l’occupazione del 7%”.
“Per uscire dalla crisi – propongono le organizzazioni sindacali – occorrono politiche industriali mirate al riposizionamento del comparto sulla strada dell’innovazione, anche attraverso prodotti ecocompatibili, di qualità, dentro il perimetro della green economy, come trasformazione “verde” dei modi di progettare, produrre, consumare, riciclare e smaltire le merci, unitamente ad una politica di efficientamento energetico dei processi produttivi e di organizzazione delle aziende”.
Ma serve anche – insistono i sindacati – un mercato del lavoro stabilizzato, attraverso la lotta serrata alla precarietà, per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, riducendo i periodi e le percentuali per l’utilizzo dei contratti di lavoro flessibile, favorendo e incrementando la loro trasformazione a tempo indeterminato, un mercato del lavoro in cui l’apprendistato professionalizzante diventi il contratto principale di ingresso in azienda.
Di seguito alcune delle richieste più significative approvate nella piattaforma:
RELAZIONI INDUSTRIALI – nell’ambito della discussione del modello di “governance” duale dell’impresa previsto dalla legislazione europea, i sindacati chiedono di definire le modalità di istituzione dei Consigli di sorveglianza per rendere partecipi i lavoratori delle scelte dell’impresa e per affermare maggiori livelli di democrazia economica e industriale.
Inoltre si richiede alla Federazione Gomma Plastica che l’Osservatorio nazionale diventi un luogo concreto nel quale discutere e condividere iniziate di politica industriale da sostenere congiuntamente nei confronti delle istituzioni, nazionali e locali.
“WELFARE” CONTRATTUALE – la richiesta è quella di elevare all’1,5% della retribuzione annua utile per il Tfr il contributo al “FondoGommaPlastica” (il fondo integrativo di previdenza del settore, n.d.r.) a carico delle imprese e di aumentare la contribuzione – sempre a carico delle imprese – per il costituendo Fondo integrativo sanitario.
Altro capitolo significativo sul quale insistono i sindacati è quello del sostegno al reddito per integrazioni nelle diverse circostanze (lunga malattia, assenze facoltative, sovraindebitamento), da definire con l’associazione imprenditoriale entro il rinnovo del contratto.
AMBIENTE, SALUTE, SICUREZZA, APPALTI – per rendere sempre più partecipativa la presenza dei lavoratori nelle Rlssa e Rsu, nell’iter generativo dei sistemi di gestione ambientale, occorre aumentare le ore la formazione, mobilitando anche le risorse di “Fondimpresa”, oltre ad inserire nel testo contrattuale una specifica formazione “salute, sicurezza, ambiente”.
Sugli appalti, i sindacati chiedono la creazione di un Osservatorio specifico per definire “linee-guida” mirate alla qualificazione delle prestazioni delle imprese, comprendendone la rivalutazione, la sospensione e l’eventuale loro esclusione nei casi di ripetuti incidenti gravi.
DIRITTI – particolare attenzione va riservata alla conciliazione tra tempo di lavoro e tempo di vita, attraverso miglioramenti normativi su part-time, permessi, formazione, flessibilità dell’orario di lavoro / ferie, aspettativa e malattie oncologiche.
SALARIO – prioritaria resta la tutela del potere di acquisto dei salari reali dei lavoratori, falcidiati dalla crisi in atto: la richiesta della controparte è un aumento per il triennio 2013 – 2015 tra il 7 e il 9% (da precisare entro il prossimo ottobre), oltre a rivendicare il differenziale di inflazione pregressa.
Roma, 11 luglio 2012