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I membri del sindacato europeo IndustriAll sono riuniti a Milano, oggi e domani 3 febbraio, sulla definizione di una strategia per affrontare le attuali sfide della "Contrattazione per una giusta transizione in tempi di costo della vita e crisi energetica".
L'anno scorso è stato caratterizzato da un incremento senza precedenti del costo della vita, dei beni essenziali e dell’energia, con numerose proteste registrate in tutta Europa (soprattutto in Europa occidentale).
I sindacati sono stati in prima linea in queste mobilitazioni, molte delle quali legate alle intense tornate di contrattazione collettiva volte a proteggere il potere d'acquisto dei lavoratori in questa situazione straordinaria.
La guerra in Ucraina ha infranto le speranze di una rapida e pacifica ripresa dalla pandemia COVID-19 e ha gettato l'Europa nell'attuale crisi energetica, che minaccia di mettere a repentaglio la duplice transizione verde e digitale. Il movimento sindacale europeo sta quindi lavorando sulle risposte collettive per affrontare le sfide poste dalla transizione verde nell’industria, in questa delicata fase di crisi in termini di approvvigionamento energetico.
È con questo obiettivo che oltre 150 partecipanti e leader sindacali provenienti da tutta Europa sono a Milano, per confrontarsi sui principali aspetti della crisi attuale e della doppia transizione verde e digitale. L’impegno comune è quello di intensificare il coordinamento tra i sindacati europei dell’industria e potenziare la contrattazione collettiva a sostegno dei cittadini e delle famiglie.
Le tavole rotonde delle due giornate sono concentrate sui temi: contrattazione di salari e condizioni di lavoro equi in tempi di crisi; affrontare la transizione verde e digitale in un contesto di rigidità dei mercati del lavoro; diritti sindacali e dialogo sociale per una contrattazione collettiva più forte; realizzare la Transizione Giusta in tempi di crisi energetica.
"I sindacati sono uniti, fianco a fianco, nell’attuale situazione straordinaria” – ha dichiarato LucTriangle, Segretario generale di IndustriAll Europe – “In tutto il continente i salari reali stanno calando di molto per effetto dell’inflazione. Nel frattempo, le grandi imprese registrano profitti record. I soldi ci sono, ma non vanno dove dovrebbero. Questa situazione deve cessare immediatamente. IndustriAll Europe si è fatta sentire, chiedendo misure urgenti di sostegno a breve termine allineate con gli obiettivi a lungo termine del Green Deal europeo e una maggiore indipendenza nel futuro approvvigionamento energetico".
“Mai come in questo periodo il contratto nazionale di lavoro e la contrattazione collettiva possono sostenere il reddito dei lavoratori insieme ad una riduzione della tassazione e la garanzia di interventi sociali, per affrontare la perdita del potere d'acquisto dei salari a causata dall'aumento dell’inflazione – hanno commentato i segretari generali dei sindacati dell’industria italiani Michele De Palma (Fiom Cgil), Roberto Benaglia (Fim Cisl), Rocco Palombella (Uilm Uil), Marco Falcinelli (Filctem Cgil), Nora Garofalo (Femca Cisl), Daniela Piras (Uiltec Uil) – La ripresa reale e a lungo termine dipenderà però da una strategia di investimenti sull'industria europea che favorisca l'occupazione stabile e che tenga conto delle specificità dei diversi Paesi e che prevenga la deindustrializzazione e la dispersione di quel know-how di eccellenza presente del nostro Continente”.
Il servizio di ITALPRESS
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