È indetta per il prossimo 14 marzo, davanti alla sede di Assolombarda, e alla presenza dei Segretari generali di Filctem, Femca e Uiltec, la manifestazione contro il piano di licenziamenti per 187 dipendenti voluto dalla K-Flex, l’azienda produttrice di materiali isolanti con sede a Roncello (Monza-Brianza), che adesso prevede di chiudere il suo unico stabilimento italiano e spostare la produzione all’estero.
“È assurda oltre che deprecabile la decisione che la direzione di K-flex sta portando avanti – dichiara il Segretario generale Angelo Colombini – “Un progetto univoco che vede l’azienda licenziare 187 lavoratori e incassare i finanziamenti pubblici, senza restituire nulla al territorio e alla comunità che lo abita, senza sentire la responsabilità di creare nuovo valore, oltre alla produzione e al profitto che da questa deriva”. “Su questo – continua – facciamo appello al Governo e alle istituzioni perché ponderino l’erogazione dei finanziamenti ad imprese realmente impegnate nel rendere l’Italia il Paese produttivo che merita di essere, che non abbiano come unico obiettivo quello di svendere le nostre produzioni e le nostre professionalità al miglior offerente”.
Dal 24 gennaio lavoratrici e lavoratori della K Flex sono in presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda, senza retribuzione. L’azienda sino ad ora non si è presentata agli incontri, o, quando lo ha fatto, ha dimostrato totale indisponibilità al ritiro dei licenziamenti e all’apertura di una vera e propria trattativa con le Organizzazioni Sindacali e le Rsu.
“Quello della direzione è un comportamento scorretto. – sostengono Massimo Ferni, Segretario Femca Monza-Brianza-Lecco e Domenico Frustagli, operatore politico Femca – “Da parte nostra c’è sempre stata disponibilità al dialogo, ma adesso la decisione, totalmente unilaterale, di chiudere lo stabilimento di Roncello, lascerà senza lavoro tanti dipendenti che hanno dedicato anni della loro vita a questa azienda. Vogliamo che questa esperienza sia di monito agli italiani e alle nostre istituzioni, perché il diritto al lavoro di tutti non venga calpestato impunemente. La nostra è una lotta di giustizia!”.
Una storia simbolo, tra le tante, è quella di Gennaro De Vivo: 28 anni di carriera in K-Flex, una posizione di responsabile di reparto, da 10 anni incaricato dell’addestramento del personale e dell’avviamento dei macchinari negli stabilimenti dell’azienda in Cina, India, Stati Uniti, Turchia, Malesia. “Ho rifiutato l’ultimo incarico in Polonia – ci spiega Gennaro – poiché al ritorno non ci sarebbe stata alcuna garanzia di ritrovare il mio posto di lavoro”.
K Flex è un’azienda sana, leader mondiale nel settore degli isolanti acustici e termici: grazie alla qualità e all’innovazione tecnologica dei suoi prodotti ed è presente con circa 2.000 addetti in 60 Paesi e 11 impianti produttivi localizzati in tutto il mondo. Oltre all’ Italia a Roncello, in USA, Polonia, Russia, Malesia, Dubai, Cina, India, Inghilterra e Francia. In passato, inoltre, l’azienda ha ottenuto in questi anni 12 milioni di finanziamento pubblico, più altri 23 milioni ottenuti dalla Simest Spa, una delle società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, per aprire filiali all’estero.
Invitiamo tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, le RSU, tutte le Organizzazioni Sindacali di Categoria e Confederali e i cittadini a manifestare il 14 marzo 2017 dalle ore 11 davanti ad Assolombarda, in via Pantano 9 a Milano, che sta rappresentando questi imprenditori che, con i fondi pubblici pagati dai lavoratori e dai cittadini, delocalizzano e creano disoccupazione.
Tra le tante iniziative a supporto dei tanti lavoratori e delle loro famiglie, è stato costituito un fondo di solidarietà:
IBAN: IT48 H031 2720 4000 0000 0002 155
intestato a “Fondo di solidarietà CGIL CISL UIL lavoratori K Flex”
Sabato 11 marzo, inoltre, accompagnerà il presidio davanti ai cancelli dell’azienda di Roncello un concerto di musica per tutti i lavoratori che da più di un mese non accettano di veder portato via il proprio posto di lavoro.
