13/03/2012
L’ebbrezza dell’altezza, il senso profondo della cooperazione e l’emozione dell’incontro con “l’altro da noi”

Il paesaggio che ci circonda ci affascina con le nuvole che vogliono entrare dentro il fuoristrada, le alpaca che ci guardano, nel loro lento pascolare, con i loro occhioni simpatici.
Poi….succede di tutto: il sole se ne va, arrivano la pioggia e la neve che rallentano il nostro cammino, percorriamo una strada che attraversa un sito minerario e molto tempo passa nelle pratiche burocratiche.

Cala la sera e grazie alla bravura dei nostri autisti, dopo 17 ore di viaggio raggiungiamo la nostra meta. Siamo a quota 4800 -e si sente-, molto stanchi andiamo a dormire e sognamo avvolti dal tepore di molte coperte che risolvono il problema della mancanza di riscaldamento.
La mattina seguente é il giorno dell’inaugurazione del magazzino. É un giorno speciale per gli abitanti della comunitá e lo sará anche per noi. Si comincia con una colazione a base di trota fritta e caffé, conosciamo le autoritá locali e sentiamo il fermento che cresce. Dopo molte ore di cammino cominciano ad arrivare gli allevatori di alpaca dai villaggi vicini. Sono tutti vestiti con i costumi tradizionali dai colori bellissimi e con grande calore ci salutano. Tutte le fatiche del viaggio sono dimenticate, anche se la quota crea qualche problema, non bisogna correre e stare calmi. Inizia la riunione, coodinata da Eriberto, l’agronomo locale , che con la sua simpatia
illustra la realizzazione del magazzino e ci presenta. I dirigenti della cooperativa Coseealpaca ci porgono il benvenuto e ringraziano per il nostro aiuto, interviene poi il sindaco di Biella, cittá che, con la regione Piemonte, è diventata partner del progetto.
A nome della Femca, interviene una emozionata Luisa Toschi che con un intervento appassionato,sentito e ispirato porta il saluto del sindacato e parole di ringraziamento per la bellísima esperienza che stiamo vivendo e il suo significato
concreto. Luisa insieme al sindaco di Biella e al presidente della cooperativa inaugurano il magazzino rompendo una bottiglia di birra. La cerimonia continua con il pranzo tutti insieme a base di alpaca,  patate e cipolle. I bambini iniziano a giocare con noi e Paolo Pozzo dell’Iscos Piemonte li fotografa e li fa ridere con la sua grande umanitá.
Lasciamo il villaggio con una grande gioia nel cuore e un ricordo che non ci abbandonerá nella convizione che la cooperazione, se ben gestita, lascia buoni frutti e crea legami importanti, sopratutto per noi, che possiamo ritrovare valori autentici. 

Dopo altre sette ore di fuoristrada raggiungiamo Abancay, ma questo nella prossima puntata”.

   

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