Cliccando sul pulsante "Accetta tutti i cookie": l’utente accetta di memorizzare tutti i cookie sul suo dispositivo.
Cliccando su "Impostazioni cookie": l’utente sceglie le tipologie di cookie che saranno memorizzate nel suo dispositivo.
Roma, 18 novembre 2021 – Prosegue la mobilitazione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil per migliorare in ottica sociale le previsioni della legge di Bilancio: i tavoli di confronto con il Governo su pensioni e fisco degli scorsi giorni ne sono un primo risultato.
Ieri, i sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca e Flaei Cisl e Uiltec Uil si sono riuniti negli attivi unitari a sostegno della campagna di assemblee promossa nei luoghi di lavoro e, a conclusione, hanno diffuso il documento di rivendicazione sulla manovra economica:
PENSIONI: riteniamo inaccettabile la proposta del Governo, che garantisce l’uscita in pensione solo per un numero limitatissimo di lavoratrici e lavoratori. Per avere una vera riforma delle pensioni, che non contrapponga le nuove generazioni alle vecchie chiediamo:
NON AUTOSUFFICIENZA: è gravissimo non aver previsto fondi per le categorie più fragili e per le malattie croniche, anche alla luce degli strascichi che le cure covid 19, soprattutto nella prima fase pandemica, hanno determinato.
TASSE E FISCO: ancora una volta non si prevede una riforma fiscale progressiva ma si pensa alla politica dei due tempi, prima le imprese e poi forse i lavoratori e i pensionati
EVASIONE ED ELUSIONE FISCALE:
AMMORTIZZATORI SOCIALI:
LOTTA ALLA PRECARIETA’: a fronte di una forte ripresa economica non si sta determinando la creazione di buona occupazione: di contro aumentano la povertà e i lavoratori discontinui, con conseguenze anche sul futuro pensionistico.
SALUTE E SICUREZZA: nell’ambito della piattaforma “PATTO PER LA SALUTE” di Cgil-Cisl-Uil, l’obiettivo primario è fermare le stragi sul lavoro. Non è più tollerabile che al crescere dei dati economici crescano anche gli infortuni e i morti sul lavoro.
TRANSIZIONE AMBIENTALE GREEN, ENERGETICA E DIGITALE:
mancano misure adeguate ad affrontare le sfide della trasformazione ambientale green, energetica e digitale del Paese, con scelte dedicate e orientate. La transizione energetica avrà effetti virtuosi sull’ambiente ma anche importanti riflessi e conseguenze sullo sviluppo industriale e sull’occupazione:
POLITICHE INDUSTRIALI E DI SVILUPPO: capitolo completamente assente dall’agenda di Governo che non dà risposte alle disuguaglianze sociali ed economiche del Paese a partire dal Mezzogiorno. Manca una vera politica industriale che salvaguardi la seconda manifattura d’Europa, quella in grado di apportare crescita del PIL e al contempo di garantire buona e qualificata occupazione, con il rischio concreto il trasformare il tessuto industriale italiano, la sua manifattura, in un ampio bacino composto da bassa e poco qualificata manovalanza, priva di qualsiasi apporto di valore aggiunto se non per pochissimi settori di nicchia.
RISORSE DEL NEXT GENERATION UE – FONDO COMPLEMENTARE E FONDI STRUTTURALI EUROPEI: la proposta del Governo è completamente insufficiente perché non fa scelte concrete e mirate per investire l’ingente mole di risorse economiche che arriveranno dai Fondi Europei.
FILCTEM-FEMCA-FLAEI-UILTEC
Chiedono, infine, a TUTTI I LAVORATORI di sostenere CGIL-CISL-UIL nella trattativa con il Governo PARTECIPANDO A TUTTE LE INIZIATIVE DI MOBILITAZIONE, con ogni modalità e strumento per garantire la più ampia partecipazione, che verranno messe in campo sia a livello territoriale, regionale che nazionale.