08/12/2011
Mercato interno energia elettrica e gas. Il nuovo decreto in Gazzetta

 

Lo scorso 28 giugno è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto n. 93 del 1 giugno 2011 in attuazione delle Direttive UE relative a norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica, del gas naturale e ad una procedura comunitaria sulla trasparenza dei prezzi al consumatore finale industriale di gas e di energia elettrica.

Il Decreto è un ulteriore tassello applicativo delle riforme previste nel mercato dell’energia tra la fine degli anni 90 (Decreto Bersani sull’energia elettrica) e l’inizio degli anni 2000 (Decreto Letta sul mercato del gas naturale)

In modo particolare il testo di legge interviene sul sistema di trasporto, stoccaggio e tutela dei consumatori a garanzia della continuità della fornitura.

In particolare il sistema di trasporto e stoccaggio viene ridefinito complessivamente e in maniera articolata e particolareggiata. Il nuovo modello si basa sui criteri di indipendenza e separazione proprietaria dei gestori rispetto ad imprese di produzione o fornitura di gas naturale o elettricità.

Si pone pertanto all’attenzione di tutti i soggetti sociali interessati, il ruolo delle Società considerate dal Decreto come “verticalmente integrate” ed in modo particolare quello del Gruppo ENI attraverso la controllata Snam Rete Gas. Il criterio dell’indipendenza e della separazione societaria comporterà la revisione dell’attuale assetto societario, organizzativo e funzionale dell’azienda Snam; tutte le attività di “service” attualmente svolta da aziende del gruppo ENI (contabilità da ENI ADFIN, Servizi Generali da ENI SERVIZI, assistenza informatica….) dovranno rientrare sotto la responsabilità diretta delle funzioni della SRG. Solo attraverso questa nuova configurazione le aziende del settore potranno identificarsi nel nuovo modello ed operare a regime.

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La FEMCA CISL sospende per adesso il giudizio sul riassetto derivante dall’approvazione del Decreto; negli anni la Snam ha svolto una funzione strategica nell’approvvigionamento energetico del Paese e, attraverso le competenze e le professionalità dei lavoratori, ha garantito la necessaria funzionalità e qualità del servizio. Questo ruolo dovrà continuare ad essere esercitato, evitando destrutturazioni di principio, che non favorirebbero riforme equilibrate dell’intero ciclo di trasporto del gas naturale.

Sarà pertanto fondamentale il confronto con ENI Spa e con la Snam Rete Gas, per comprendere le strategie del Gruppo a valle della pubblicazione in Gazzetta del Decreto.

La FEMCA CISL ribadisce alcuni punti inderogabili della sua impostazione negoziale che saranno posti al centro del dibattito fra le Parti:: salvaguardia dei livelli occupazionali, garanzia e continuità degli investimenti sulle reti, tutela dei profili professionali dei lavoratori coinvolti, certezza e trasparenza dei costi per i consumatori e garanzie di continuità e qualità del servizio. Inoltre la FEMCA CISL si impegnerà per favorire il confronto anche con i Ministeri e le Istituzioni competenti per rendere esigibili gli impegni previsti dal Decreto a sostegno di nuove infrastrutture e anche per comprendere al meglio il ruolo delle Reti di Trasporto Regionale.

Questo Testo, infine, si inserisce poi nel più ampio e complessivo disegno di riforma del comparto del gas naturale, che ha visto un’accelerazione con l’approvazione del decreto sull’identificazione degli ATO e quello dei criteri di salvaguardia occupazionale nelle gare di concessione del servizio di distribuzione. L’iter di riforma si completerà poi con l’approvazione di altri tre provvedimenti fondamentali come l’Elenco dei Comuni inseriti negli ATO (di cui abbiamo recentemente pubblicato una bozza), il modello dei criteri di gara e il contratto di servizio.

Sarà importante l’impegno della nostra Federazione su tutto il territorio per garantire la necessaria informazione ai lavoratori ed in particolare agli iscritti alla nostra Organizzazione, per favorire la comprensione delle dinamiche applicative dei decreti e per riaffermare le posizioni di tutela dei lavoratori coinvolti, espresse dalla Federazione in questi processi riorganizzativi.

Roma 4, luglio 2011

 

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