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I lavoratori hanno sfilato con un cartello al collo, con il fatidico numero degli esuberi, messo nero su bianco dalla procedura di mobilità aperta lo scorso primo febbraio. Il Gruppo Prelios (ex Pirelli Real Estate) è attivo nel settore dell’intermediazione immobiliare ed è composto da sei società. La riduzione di personale riguarda tre di esse (Credit Servicing, Agency, Property & Project Management) ed è stata motivata con la crisi finanziaria che ha colpito il mercato mondiale e con la caduta delle transazioni immobiliari. Ma si tratta solo dell’ultimo atto di un processo cominciato da tempo.
“Sono almeno dieci anni – osserva il segretario della Femca Cisl milanese, Salvatore Di Rago – che l’azienda manda a casa lavoratori a colpi di procedure di mobilità. E se è vero che adesso il mercato immobiliare è in crisi, non si può dire lo stesso dei periodi precedenti. C’è qualcosa che non torna. I licenziamenti sono la via più facile, ma più miope per abbassare i costi”.
Gli esuberi sono ripartiti tra diverse sedi delle tre società coinvolte: a Milano sono 37.
“Le segreterie nazionali dei sindacati di categoria – spiega Angelo Colombini, segretario nazionale della Femca-Cisl – hanno chiesto al ministero del Lavoro la possibilità di utilizzare la cassa integrazione per aiutare i lavoratori a gestire al meglio questo periodo di grossa difficoltà. Il ministero ha dato la sua disponibilità, ora la proposta è al vaglio dell’azienda. Per il sindacato il ricorso all’ammortizzatore sociale è indispensabile per giungere a un accordo: questo deve essere chiaro”. Ora l’obiettivo è riprendere le trattative tra le parti (sospese dopo la dichiarazione di sciopero), sia a livello locale che centrale. La Prelios ha cambiato denominazione nel 2010, a seguito di una modifica degli assetti societari. Il Gruppo occupa circa 550 addetti e i 99 esuberi sono tutti impiegati, in larga maggioranza laureati (soprattutto in giurisprudenza).
(12 marzo 2012)