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Il 5 dicembre scorso si è tenuta a Milano la prima riunione sul tema della Responsabilità Sociale e delle Relazioni Internazionali a livello internazionale in Eni, previsto dall’accordo quadro globale siglato in data 6 luglio 2016 a Barcellona. Oltre ai rappresentanti delle tre sigle sindacali Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil, di IndustriAll Global Union e ai responsabili delle unità aziendali di ENI coinvolte, all’incontro hanno preso parte anche i sindacati di alcuni dei Paesi in cui l’azienda è presente (Ghana, Mozambico, Tunisia, Norvegia, Spagna).
L’accordo nasce in seno al Comitato Aziendale Europeo e s’incentra sullo sviluppo delle relazioni industriali e sulla responsabilità sociale della multinazionale Eni, che con questa intesa si impegna a porsi come interlocutore attivo in termini di sensibilizzazione, promozione e rispetto dei diritti umani e di condizioni di lavoro dignitoso, non soltanto all’interno delle aziende del gruppo, bensì in tutta la filiera di fornitori e terzisti di cui l’azienda stessa si avvale.
Eni, presente con oltre 33.000 persone in circa 65 Paesi del mondo, è un’impresa integrata che opera in tutta la filiera dell’energia: dall’esplorazione, sviluppo ed estrazione di petrolio e gas naturale, all’approvvigionamento, fornitura, commercializzazione e trasporto di gas naturale, GNL, energia elettrica, carburanti e prodotti chimici. Processa, inoltre, attraverso raffinerie e impianti chimici greggi e cariche petrolifere per la produzione di carburanti, lubrificanti e prodotti chimici venduti all’ingrosso o tramite reti di distribuzione e distributori.
Ispirandosi e riconoscendo nelle Convenzioni fondamentali dell’ILO, nelle linee Guida OCSE per le Imprese Multinazionali e nei princìpi della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e nel Global Compact ONU, gli strumenti idonei per attuare comportamenti responsabili, etici e moralmente corretti nella conduzione delle attività di business, Eni e tutte le sue società controllate in tutto il mondo, con tale accordo ribadisce il proprio impegno a valorizzare, applicare e diffondere i seguenti princìpi:
In tal senso, ai fini di un maggior benessere organizzativo, Eni vieta qualsiasi forma di violenza o molestia, incoraggiando i dipendenti a inviare, anche in forma anonima, segnalazioni relative a problematiche in violazione al Codice Etico.
Allo stesso modo, nel presente accordo Eni si impegna alla trasparenza e al dialogo continuo con le comunità locali appartenenti ai territori in cui essa opera, al fine di creare valore e opportunità per lo sviluppo del territorio. A tal riguardo, l’azienda si è dotata di un grievance mechanism – meccanismo di reclamo – per raccogliere e gestire le istanze locali.
L’azienda in questo contesto si fa carico delle azioni di promozione e rispetto degli standard in materia di salute e sicurezza a favore dei dipendenti, prestando la massima attenzione verso l’ambiente e gli ecosistemi interessati dalle proprie operazioni di business.
Nel rapporto con fornitori, appaltatori e subappaltatori, contrattisti, agenti e consulenti esterni, Eni si impegna a verificarne la professionalità e la condivisione degli stessi valori aziendali e degli standard internazionali in materia di diritti umani. Eventuali violazioni potranno determinare la cessazione del rapporto.
Viene designato, congiuntamente alle parti sindacali firmatarie dell’accordo, il Coordinatore, figura di congiunzione tra delegati a livello locale e OO.SS. firmatarie.
Al Coordinatore spettano anche i rapporti con le diverse funzioni aziendali coinvolte e dovranno essere inviate le comunicazioni contenenti nominativi e recapiti dei rappresentanti dei lavoratori che partecipano alla riunione annuale (5 delegati, a rotazione annuale).
Il mandato del Coordinatore è valido per il periodo di vigenza dell’accordo globale (3 anni).
Il numero dei partecipanti tiene in considerazione la distribuzione per area di business in Italia e all’estero, fino a un massimo di 10 componenti:
– 5 membri del Comitato ristretto del CAE (si prevede il meccanismo di rotazione annuale);
– 5 rappresentanti dei lavoratori provenienti da diversi Paesi e unità di business.
Per saperne di più: