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Un’accusa ingiusta quella rivolta ai circa 200 lavoratori della Rwm Italia e alle Organizzazioni sindacali coinvolte, dopo le polemiche sorte intorno al commercio di armi prodotte dall’azienda sarda.
“Essere tacciati di essere guerrafondai e caricare di responsabilità lavoratori e sindacati è oltremodo scorretto – ha dichiarato la segretaria generale della Femca Cisl nazionale, Nora Garofalo – “Non è un mistero che l’industria europea esporti armamenti in tutto il mondo; si tratta di un’attività lecita se fatta secondo le normative internazionali e le regole condivise”.
Come è stato più volte sottolineato dal nostro Ministro della Difesa, infatti, l’attività dell’azienda Rwm Italia di Domusnovas (CI) si svolge nel pieno rispetto della legge nazionale, delle leggi dell’Unione europea e degli accordi Nato.
“Noi ovviamente siamo per il disarmo e per la pace – ha continuato la Garofalo – ma è anche opportuno ricordare che la Sardegna ha pagato un prezzo altissimo per la crisi, e che per il territorio sulcitano la presenza dell’azienda è una risorsa occupazionale irrinunciabile”.
Ben venga quindi per la Femca la riconversione della produzione bellica verso produzioni civili, a patto di garantire in maniera assoluta il livello occupazionale, condizione imprescindibile per il sindacato.
Roma, 1 febbraio 2018