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del settore della sanificazione del tessile e dello strumentario chirurgico (art. 27 del T.U n. 81/08). Il ritardo nell’introduzione di criteri inderogabili per l’appalto di servizi di sanificazione del tessile e dello strumentario chirurgico agevola nel settore massimi ribassi e lavoro nero.
“Abbiamo chiesto l’intervento del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero affinché giunga finalmente a conclusione il processo di definizione del sistema di qualificazione delle imprese operanti nel settore della sanificazione del tessile e dello strumentario chirurgico” afferma Osvaldo Boglietti, Segretario Nazionale Femca. La definizione del sistema di qualificazione passa attraverso l’individuazione di requisiti inderogabili e specifici che sono fondamentali per la tutela sia delle imprese sia dei lavoratori.
“Il settore, proprio a causa della totale assenza di requisiti specifici di idoneità tecnico-professionale, è fortemente penalizzato da gravi fenomeni distorsivi della concorrenza, che si trasformano in una vera e propria piaga sociale”. Ci riferiamo a una cultura d’impresa che esercita i suoi profitti a danno di chi, al contrario, ha scelto di operare all’interno delle regole. Le imprese e i lavoratori del settore individuano il sistema di qualificazione delle imprese come leva per arginare il fenomeno della concorrenza sleale e del dumping sociale in un settore già affaticato dai cronici ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione.
La discussione per il sistema di qualificazione presso la Commissione Consultiva Sicurezza sul Lavoro registra rimandi per la conclusione da oltre due anni e mezzo. “Per questa ragione abbiamo ritenuto necessario rivolgere un appello al Ministro Fornero, fiduciosi in un suo intervento affinché si arrivi nel più breve tempo possibile all’applicazione nel nostro settore del sistema di qualificazione delle imprese” conclude Osvaldo Boglietti.
(24 febbraio 2012)