27/06/2012
Summit Ue. I compiti dell’Italia, quelli di Monti e della Merkel

Al nostro paese serve rapidamente un Governo che raccolga davvero la fiducia dei cittadini. All’opinione pubblica stanno propinando informazioni che non sono aderenti alla realtà. Ci spiegano, ad esempio, che era necessario votare (come è avvenuto oggi) la fiducia al Governo su una materia delicata come quella del mercato del lavoro, dove, mi permetto di osservare, le parti sociali non hanno toccato palla e dove, per quanto mi riguarda, il Parlamento ha votato una legge che il Presidente Monti ha concordato solo con i partiti.

Tutto ciò, dicono i mezzi di informazione, serviva per tranquillizzare i mercati finanziari e rafforzare la coesione del Paese. Ma gli analisti finanziari davvero non sanno quello che tutti i giornali riportano: ovvero che la riforma del mercato del lavoro che è stata licenziata non è di fatto una riforma? Con questa “boiata”, come l’aveva definita il Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, il professor Monti si presenterà al Vertice europeo cercando di convincere soprattutto i tedeschi che l’Italia è un paese credibile. Ma le riforme per il Paese, quelle vere, il Governo quando le farà? A partire dalla riforma del fisco che deve necessariamente puntare a ridurre la pressione fiscale sul lavoro dipendente e sui pensionati con una seria e concreta lotta all’evasione fiscale per arrivare ad una drastica riduzione dei costi della politica.

Al nostro Paese serve fiducia, equità e rigore. Ma serve anche un Governo che non continui ad impoverire i suoi cittadini con ripetuti aumenti di tasse ed accise. Serve, in verità, un Governo che sia eletto e che sia capace di spiegare alla Cancelliera Merkel che, anche per la Germania, è venuto il momento di restituire all’Italia e all’Europa parte di quanto, in questi anni di unione monetaria, il suo Paese ha guadagnato spiegando ai tedeschi che, se salta il “banco”, verrebbero a mancare 5 milioni di posti di lavoro solo in Germania. Ecco cosa ci aspettiamo che Monti dica a Bruxelles, oltre a rassicurare che l’Italia sta facendo i suoi compiti a casa…


Sergio Gigli
Segretario generale Femca Cisl

(27 giugno 2012)

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