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Dal 1° gennaio 2007 ciascun lavoratore dipendente privato è chiamato a decidere sul futuro della sua pensione.
La Cisl presenta qui i punti fondamentali della riforma, le opportunità a disposizione del lavoratore e gli aspetti fiscali della previdenza complementare.
Una guida utile per aiutare il lavoratore nelle scelte che è chiamato a fare oggi, per pensare al proprio domani.
Ma che cosè il tfr?
In merito al tfr, il riferimento è l’articolo 2120 del Codice Civile (“Disciplina del Trattamento di Fine Rapporto”) il quale stabilisce che:
Tale trattamento rappresenta un vero e proprio compenso differito al momento della cessazione del rapporto di lavoro, al fine di favorire al lavoratore il superamento delle difficoltà economiche connesse con il venir meno della retribuzione. Ci sono altre forme di “compenso” per la cessazione del rapporto di lavoro, come la “buonuscita” o il “golden handshake” degli americani. È parte integrante del salario lordo, ma non disponibile immediatamente: si tratta di un salario differito, del quale è proprietario il singolo lavoratore, che il datore di lavoro trattiene e di cui è responsabile, con il compito di reinvestirlo all’interno dell’azienda. Se l’azienda fallisce o è inadempiente al momento della liquidazione (interruzione del rapporto di lavoro) oppure di una richiesta di anticipo, l’INPS garantisce per il soggetto privato e paga la somma dovuta. Non esiste analoga garanzia per i contributi pensionistici e i salari arretrati.