29/06/2012
Veneto: Calzaturiero del Brenta, confermato premio di vantaggio territoriale

Aziende e sindacato hanno concordato nel porre al centro dell’azione contrattuale la qualità del lavoro, della vita dei lavoratori del settore e del prodotto (compreso il processo di realizzazione dello stesso).                     Un presupposto questo che farà da riferimento negli incontri che si svolgeranno entro il prossimo dicembre 2012 dove si discuterà della istituzione di un premio di risultato triennale costruiti sui parametri della competitività. Il nuovo premio dovrebbe diventare, negli intendimenti dei sottoscrittori l’accordo di Stra, anche riferimento per le politiche contrattuali della Associazione Nazionale delle aziende calzaturiere per impedire quello che viene definito, senza mezzi termini, dumping interno al settore (a discapito delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti).

Sempre sulla parte salariale l’accordo prevede il pagamento a luglio di quest’anno del premio di vantaggio, un istituto contrattuale nato a marzo del 1995 e soggetto a ripetute conferme e miglioramenti, negli anni successivi.

Secondo i dati forniti dall’Acrib, che vanta come marchio l’antico sigillo della veneziana Confraternita dei Calegheri, risalente al XIII secolo, nel territorio delle province di Padova e Venezia attraversato dal fiume Brenta operano poco meno di 570 aziende (il 10% del settore calzaturiero italiano) con 10.500 addetti. Complessivamente il fatturato supera 1,6 miliardi di euro ed oltre il 90% del prodotto è destinato all’export. “La nostra specificità– specifica l’Acrib- deriva dal fatto che la quasi totalità delle calzature “griffate” presenti sui mercati mondiali sono quasi totalmente prodotte – ma in gran parte co-ideate e commercializzate – da calzaturifici della Riviera del Brenta”.

Il calzaturiero veneto del Brenta, tra Venezia e Padova, è riuscito finora a contenere gli effetti di questa ultima crisi e della rapida e costante globalizzazione dei mercati e quindi della concorrenza sempre più agguerrita con i Paesi emergenti, “anche e soprattutto perché le parti hanno investito su un progetto comune di riqualificazione del settore a partire dalla valorizzazione del lavoro e dei lavoratori, attraverso una forte gestione contrattuale e delle specifiche politiche attivate dalla consulta del calzaturiero, costituita tra le parti negli anni scorsi” commenta a fine incontro con soddisfazione, Mario Siviero, Segretario Generale FEMCA VENETO, che ha seguito la trattativa.

Femca cisl veneto

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