01/06/2012
Ammortizzatori sociali in deroga: la Puglia si mobilità

AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA IN PUGLIA

La situazione occupazionale in Puglia, pur in presenza di qualche segnale positivo, presenta ancora elementi di forte preoccupazione sia perché aumenta il numero dei lavoratori che perdono il lavoro e, sia, perché nel breve periodo non si intravedono prospettive occupazionali tali da poter prevedere una inversione dello stato di crisi, né del superamento dei livelli di precarietà registrati negli ultimi anni. Negli ultimi anni, sono state governate situazioni complesse evitando rischi di tensioni sociali, grazie al ricorso agli ammortizzatori in deroga, attraverso cui è stato possibile garantire un minimo di reddito a migliaia di lavoratori disoccupati. Sin dal 2009, con gli Accordi tra Sindacati, Associazioni datoriali e Regione Puglia, in ottemperanza dell’Accordo Stato-Regioni, sono stati estesi gli ammortizzatori sociali in deroga e quindi un sostegno al reddito ai lavoratori di tutte le tipologie produttive, privi di ammortizzatori sociali, compresi gli apprendisti e i lavoratori precari. Nel secondo semestre dell’anno 2011, esplodendo la crisi, la CIG in deroga ha raggiunto gli 11 milioni di ore per 16.128 lavoratori interessati, mentre la mobilità in deroga ha sostenuto 15.315 lavoratori licenziati. L’anno 2012 si è aperto già con un picco socialmente esplosivo: la Cassa Integrazione al 30 aprile interessa 1.700 aziende e di 19.441 lavoratori, mentre la mobilità in deroga si aggira intorno alle 7000 domande presentate all’INPS. È esplosa la crisi per i settori floro-vivaistico, per la pesca (per i quali sono stati azzerate le risorse) e i lavoratori della sanità privata, per effetto dei tetti di spesa imposti dal Piano di Rientro Sanitario. Il Governo regionale aveva chiesto pertanto al Ministro del Lavoro il finanziamento per l’anno 2012 di 200 milioni di euro. Desta forte preoccupazione la prospettiva per l’anno in corso poiché, da fonti del Ministero del lavoro, si apprende che, le risorse destinate alla Puglia per finanziare gli ammortizzatori in deroga ammonterebbero a circa 80 milioni e quindi, non sono sufficienti a garantire gli oltre 27.000 lavoratori attualmente beneficiari dei trattamenti economici. Ciò determina un’ulteriore conseguenza giacché, si preclude ad altre migliaia di lavoratori, i cui ammortizzatori sociali ordinari sono in scadenza nel corso del 2012, la possibilità di poter continuare ad avere un sostegno al reddito. A complicare la situazione, di per sé difficile, potrebbe contribuire la riforma degli ammortizzatori sociali prevista nella più generale riforma del mercato del lavoro, in discussione in Parlamento, che non prevede alcuna norma che possa garantire per il prossimo futuro questi lavoratori. In considerazione di tale preoccupanti prospettive, CGIL, CISL e UIL di Puglia hanno proclamato, per il 31 maggio p. v., in tutti i territori provinciali, delle iniziative di mobilitazione con Presidi presso le Prefetture per sollecitare il Governo nazionale:

a stanziare immediatamente le risorse richieste per garantire il reddito ai lavoratori, stante l’Accordo Stato-Regioni siglato ad aprile 2011 che prevede il finanziamento per ulteriori 2 anni proprio per fronteggiare la drammaticità della crisi;

a presentare in Parlamento un emendamento che preveda la garanzia a favore dei lavoratori per il proseguimento dei trattamenti.

A sostegno delle rivendicazioni, le Segreterie di CGIL, CISL e UIL regionali promuoveranno un incontro con tutti i Parlamentari pugliesi. Le Segreterie Regionali di CGIL CISL UIL sono impegnate in questi giorni ad affrontare e risolvere, presso l’Assessorato al lavoro congiuntamente all’INPS regionale, tutti i problemi di natura amministrativa e procedurale che causano forti ritardi nell’erogazione delle indennità a favore dei lavoratori nonché il proseguo dei trattamenti di cassa integrazione in deroga. Và in oltre affrontato il problema dei dipendenti da aziende soggette a procedure concorsuali che per effetto di interpretazioni restrittive non condivise dalle OO.SS., potrebbero essere esclusi dal beneficio della cassa integrazione. A tale proposito, siamo in attesa dell’apertura immediata del tavolo di confronto.

Le Segreterie Regionali

CGIL CISL UIL

 

Iscrizione effettuata con successo