La FEMCA CISL ritiene necessario esprimere una propria valutazione in merito alle dinamiche sindacali che si sviluppano attorno all’importante processo di rinnovo dell’accordo integrativo di sito dell’indotto Eni di Viggiano.

La nostra Federazione ha sempre trattato la questione relativa agli appalti nelle grandi aree industriali e alle dinamiche legate ai cambi di impresa con grande sensibilità e forte senso di responsabilità, ritenendo questo tema estremamente importante e caratterizzante nella vita dei lavoratori e dell’impresa.

L’evoluzione della contrattazione collettiva all’interno dell’indotto, a Viggiano come in altri siti industriali, è orientata a migliorare le condizioni contrattuali, di salute, sicurezza e ambiente, e la regolamentazione delle procedure di appalto, guardando al riferimento normativo dettato dal CCNL Energia e Petrolio.

Pertanto, crediamo che la vicenda legata al rinnovo del “patto di sito” di Viggiano non possa e non debba diventare elemento di scontro tra i soggetti coinvolti nel percorso di valorizzazione delle tutele dei lavoratori dell’indotto.

In tal senso chiediamo alla Regione e alla Confindustria Basilicata di farsi garanti del rispetto di quanto previsto dagli accordi già sottoscritti localmente, e di coadiuvare il processo di rinnovo del contratto di area.

In particolare, riteniamo che sia la Regione Basilicata a doversi porre come elemento cardine per lo sviluppo e l’attuazione dell’accordo.

È indispensabile, per la Femca Cisl, definire un accordo territoriale di secondo livello, che ampli le tutele e migliori le condizioni generali dei lavoratori dell’indotto. Siamo altresì convinti che la definizione di un “patto di sito” possa trovare la sua naturale collocazione e applicazione nell’ambito del contratto nazionale Energia e Petrolio applicato ai lavoratori del sito Eni di Viaggiano. Questa azione favorirebbe inoltre il confronto e il rapporto con l’impresa committente, in virtù di un modello di relazioni industriali già consolidato e qualificato all’interno della categoria titolare del contratto.

Roma, 25 maggio 2018