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Il problema della siccità ha preso ormai dimensioni di calamità nel nostro Paese. “Oltre alla seria situazione climatica globale a cui stiamo assistendo – ha dichiarato la Segretaria generale della Femca Cisl Nora Garofalo –, la problematica attuale in realtà non stupisce, se si considera l’assenza in questi anni di una pronta e accurata manutenzione delle infrastrutture acquedottistiche e di una seria politica di investimenti nel settore dell’acqua. Occorre riaprire una riflessione comune tra tutte le parti in causa – ha continuato la Garofalo -, non servono provvedimenti spot, ma un piano di investimenti e di ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse idriche, nello spirito della legge Galli, mai applicata fino in fondo e spesso superata in questi anni da provvedimenti locali e regionali”.
Concrete le proposte espresse dal sindacato: riattivare innanzitutto il piano di investimenti di circa 60 milioni di Euro messo in cantiere prima dell’esito del referendum abrogativo del 2011, che ha di fatto impedito la remunerazione in tariffa del capitale investito nel servizio idrico integrato.
La conseguente riqualificazione del settore idrico sarebbe così in grado di attivare nuova occupazione e di abbassare in prospettiva il costo della bolletta idrica, riducendo sprechi e contrastando gli abusi nel settore, a beneficio delle comunità e dell’ambiente.
C’è inoltre bisogno di una revisione dell’intera politica di gestione dell’acqua, in termini di superamento dei vincoli burocratici e localistici nell’approvvigionamento dai bacini idrografici, a favore di una gestione solidaristica tra i Comuni di uno stesso territorio.
La situazione nella Capitale
In questi giorni, è anche sopraggiunta la disputa in atto tra il Comune di Roma e la Regione Lazio, che ha drammaticamente riproposto la questione dello stato di negligenza in cui versa il settore idrico regionale, acquedotti e dei gravi disagi imposti ai cittadini.
In merito, così si esprime il Segretario generale Femca Cisl Lazio, Ulderico Marzioni: “Abbiamo più volte e da tempo sottolineato alla politica e alle istituzioni regionali lo stato del settore”. “Ora – continua Marzioni – la necessità di avviare una seria politica di investimenti e di riqualificazione degli impianti è divenuta di carattere urgente, per poter fornire a tutti i cittadini un servizio efficiente e di qualità”.
Roma, 26 luglio 2017
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