della amministrazione straordinaria gestita dal commissario, prof. Marco Cappelletto, per la parte relativa alla assegnazione ad acquirenti degli stabilimenti più importanti, attraverso la formula della cessione dei rami d’azienda per la parte industriale ed affitto degli immobili.

Lo stabilimento di Mira alla Poligof di Lodi, Zingonia alla Bluplast di Caserta, Marghera a Selene di Lucca, a Ravenna la costituzione di una cooperativa di lavoratori; unico neo la chiusura di Portogruaro che non ha trovato acquirenti.

Per un totale di circa 230 lavoratori rioccupati.

Una vertenza difficile ed estenuante per i lavoratori, ma che si avvia alla fase della sua chiusura con un epilogo sostanzialmente positivo, nonostante avvenga in una fase di crisi economica e di ristrutturazioni di aziende concorrenti sul mercato a livello europeo ed italiano.

La FEMCA Cisl ritiene Importante aver tenuto aperti 4 su 5 siti produttivi, avere la garanzia del mantenimento di posti di lavoro in questa fase congiunturale, 3 anni di garanzia per lo sviluppo del piano di rilancio, ma soprattutto importante la possibilità di aprire un confronto sindacale sui piani industriali per affrontare la ripresa ed il rilancio delle attività produttive.

La FEMCA Cisl ha fortemente creduto e perseguito con forza questo risultato senza mai cadere in demagogie e con un atteggiamento ed un confronto durante la procedura di amministrazione, responsabile e costruttivo, atteggiamento questo che sarà garantito anche alle nuove proprietà se si aprirà un confronto aperto e trasparente, finalizzato al dialogo con il sindacato e di lavoratori, ed a ottenere le condizioni per piani industriali che puntino a valorizzare gli assets acquisiti. L’amministrazione straordinaria si avvia verso la trasformazione nella fase liquidatoria, attraverso la quale saranno garantiti gli strumenti degli ammortizzatori sociali e di ricollocazione dei lavoratori non reimpiegati.

Comunicato Segreteria Nazionale Femca cisl

Roma, 08 ottobre 2013