Cliccando sul pulsante "Accetta tutti i cookie": l’utente accetta di memorizzare tutti i cookie sul suo dispositivo.
Cliccando su "Impostazioni cookie": l’utente sceglie le tipologie di cookie che saranno memorizzate nel suo dispositivo.
La Sogesid Spa è in stato di agitazione. Lo hanno proclamato le Segreterie territoriali Roma Capitale e Rieti di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, dopo aver ottenuto l’unanimità dalle affollatissime assemblee dei lavoratori della società in house del ministero dell’Ambiente.
Una reazione immediata quella dei rappresentanti dei lavoratori, a seguito delle recenti comunicazioni del ministro Sergio Costa alle Commissioni Ambiente del Senato e della Camera, e sottoscritte nel Decreto “Atto di indirizzo sulle priorità politiche per l’anno 2019 e per il triennio 2019-2021”, nelle quali si prospetta la cessazione del contratto per i dipendenti Sogesid, alcuni dei quali nell’organico da più di vent’anni.
In passato, infatti, per sopperire alla persistente carenza di personale nel proprio organico, anche a causa del blocco delle assunzioni vigente nella pubblica amministrazione, e per far fronte alla crescente esigenza di competenze specializzate nell’ambito delle politiche ambientali, il ministero dell’Ambiente aveva reclutato personale proveniente da diversi enti, Università e istituti di ricerca, mediante contratti di collaborazione.
Questi lavoratori, che nel corso degli anni hanno acquisito esperienza e specializzazione tali da costituire un know-how indispensabile per l’espletamento delle attività istituzionali e tecniche del dicastero, sono stati via via stabilizzati all’interno di Sogesid, soprattutto dopo che la legge di bilancio per l’annualità del 2007 aveva stabilito che questa diventasse l’organo tecnico del ministero dell’ambiente (società in house). Con la selezione pubblica avvenuta nel 2015, si erano finalmente concluse le procedure di stabilizzazione del personale a tempo indeterminato.
Le ultime dichiarazioni del ministro Costa, però, in ordine alla volontà di cessare la collaborazione con la società in house e di indire un concorso per il reclutamento di personale esterno, hanno gettato un’ombra di sconforto e di incertezza sul futuro dei 525 dipendenti della Sogesid.
“I lavoratori Sogesid meritano di vedere riconosciuti i loro sforzi e l’impegno profusi in tanti anni di lavoro precario per il ministero dell’Ambiente – dichiarano la Segretaria generale Femca Cisl Nora Garofalo e il Segretario Generale della Femca di Roma Capitale e Rieti Giuseppe Mandato – Non possono essere considerati diversi dai tanti lavoratori precari che attendono da tempo di raggiungere la stabilità per la propria vita lavorativa. Le loro professionalità e la loro esperienza va tutelata e valorizzata”.
Roma, 17 settembre 2018