04/10/2018
SOGESID, GAROFALO (FEMCA CISL): “530 PROFESSIONISTI A RISCHIO, È LA RESA DEL GOVERNO SULLE POLITICHE AMBIENTALI. DOMANI PRESIDIO AL MINISTERO DELL’AMBIENTE”

“L’inaccettabile decisione del ministero dell’Ambiente, che intende non avvalersi più dell’assistenza della Sogesid Spa, non avrà ripercussioni solo dal punto di vista occupazionale, con il licenziamento di oltre 500 professionisti, ma si traduce in una resa del ministero stesso e del governo, che rinunciano così a sviluppare e rilanciare le politiche ambientali.

Una scelta semplicemente sbagliata che contrasteremo con ogni mezzo a nostra disposizione, e per ribadirlo domani manifesteremo davanti al ministero”.

Lo ha dichiarato Nora Garofalo , segretaria generale Femca-Cisl, commentando le recenti vicende della società in house del ministero dell’Ambiente.

“Oggi nella Sogesid lavorano 530 unità, di cui 464 a tempo indeterminato, assunti solo nel 2015 dopo anni di precariato. Più del 70% del valore di produzione della Spa dipende dalle commesse del ministero dell’Ambiente, dove sono impiegati 372 dipendenti sui 530 totali. L’annuncio del ministro Costa, che ha dichiarato di voler attuare un rapido esaurimento del ricorso a professionalità esterne, vuol dire cancellare il fondamentale apporto qualitativo fornito dai dipendenti, il lavoro di centinaia di operatori capaci e ultra qualificati. Si tratta, infatti, di personale laureato non di ruolo e di tecnici diplomati specializzati, dotati di elevate e riconosciute conoscenze tecnico-scientifiche, che in anni e anni di precariato hanno rappresentato una delle punte di diamante del ministero. Pensare di portare avanti le politiche ambientali senza queste professionalità è pura utopia: per questo domani mattina a partire dalle 9 saremo davanti al ministero dell’Ambiente, per chiedere al ministro Costa che vengano riconosciuti gli sforzi e l’impegno profusi dai lavoratori in questi anni, dando la possibilità al ministero di internalizzare questo personale, stabilizzando i lavoratori precari. Sarebbe un segnale fortissimo per il Paese”, ha concluso Garofalo.

Roma, 4 ottobre 2018

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