13/12/2017
Total Erg, è giunto il momento delle risposte

Le Segreterie Nazionali Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL, unitamente alle strutture sindacali territoriali di Roma, Savona Milano, delle RSU della sede romana e milanese di TotalErg e quella romana di Api, con la manifestazione odierna denunciano il grave stato di disinformazione che sono costretti a subire da oltre un anno da quando cioè è stata comunicata agli azionisti Total ed ERG la volontà di cedere il proprio pacchetto azionario.
La stessa disinformazione prosegue a tutt’ oggi pur nell’ accertata e pubblicizzata acquisizione della TotalErg da parte di API.
Non sono più accettabili i silenzi giustificati dagli obblighi alla segretezza, mascherati dai timori per presunte turbative ad una trattativa oramai conclusasi e delle cui modalità si sono apprese solamente le notizie apparse sulla stampa.
È per i lavoratori intollerabile che siano i giornali a dare notizie sui futuri orientamenti organizzativi e commerciali che intendono modificare prontamente il tradizionale modello distributivo italiano.
Ed è tanto più intollerabile per un sindacato che rivendica un ruolo attivo di avanzate relazioni sindacali tenute nel tempo con le due aziende, relazioni che hanno consentito la gestione di difficoltose riorganizzazioni aziendali e la gestione di pesanti criticità con l’intervento concordato di strumenti di gestione: dagli ammortizzatori sociali, agli incentivi verso uscite condivise, pagando un caro prezzo sul fronte occupazionale.
Ora è giunto il tempo per avere quelle risposte finora sottaciute e che si basano fondamentalmente su tre pilastri:

1. La tutela occupazionale fondata su un piano strategico che consolidi l’attività industriale della nascente società e che non può essere solo finalizzato a un riequilibrio finanziario: i contorni finanziari che sottendono a questa operazione, anche questi ampiamente riportati dalle stampa ma che non sono a noi ancora dati a sapere, rafforzano le preoccupazioni che il loro eventuale costo sia pagato dalla forza lavoro. Al MiSE ricordiamo e sottolineiamo che è in ballo il futuro occupazionale di oltre 1.000 famiglie;

2. La salvaguardia delle professionalità dei lavoratori maturate sul campo in un settore fortemente strategico per l’economia del Paese: quello che si è venuto a realizzare è il secondo gruppo italiano per volumi e vendita;

3. La conferma del metodo del confronto condiviso con le OO.SS. per concordare gli interventi di una eventuale riorganizzazione: vogliamo che la tradizione di rapporto sindacale che esisteva con TotalErg rimanga la linea guida anche con la nuova società.

Le OO.SS. perciò tornano a sollecitare il MiSE perché chiami in causa i soggetti protagonisti dell’operazione di acquisto/cessione e diano quelle risposte indispensabili alle preoccupate richieste che i lavoratori stanno avanzando da tempo.

Al Ministero dello Sviluppo Economico chiediamo quindi che eserciti la propria autorevole pressione per ottenere trasparenza su un’operazione che presenta molti lati oscuri, nascosti come detto dietro la reticenza e la totale mancanza di coinvolgimento del sindacato: evidenziamo come le aziende Api e TotalErg, in mancanza di qualsiasi confronto, stiano già riorganizzando i propri servizi in aperta contraddizione con le dichiarazioni di non conoscenza di un loro futuro assetto strutturale.
Al MiSE infine ribadiamo la richiesta di promuovere un tavolo di monitoraggio dell’intero settore del downstream in Italia per verificarne i futuri sviluppi anche alla luce dei recenti disimpegni delle altre oil company da settori fondamentali quali la raffinazione e la distribuzione carburanti e le organizzazioni sindacali che rappresentiamo si dichiarano disponibili, nell’ambito delle prerogative che la legge propone, a collaborare con le imprese alla definizione di strategie e piani industriali che servano a garantire un settore che è per economia, per sicurezza e per valenza industriale determinante per il Paese.
Roma, 13 dicembre 2017

Le Segreterie Nazionali
FILCTEM CGIL – FEMCA CISL – UILTEC UIL

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